Il chiller è il cuore di molti sistemi di raffreddamento industriale e civile. La sua funzione principale è produrre acqua refrigerata, utilizzata sia per climatizzare gli ambienti, che in molti processi produttivi e apparecchiature che necessitano di essere raffreddate.
Oggi il mondo della refrigerazione offre diverse tecnologie: dai classici chiller a compressione di vapore, ai più innovativi chiller ad assorbimento alimentati a gas o calore di scarto (cascami di calore).
In questo articolo ti aiuterò a capire come funziona un chiller, quali sono le principali tipologie e quali vantaggi offre la tecnologia Robur per chi cerca efficienza, sostenibilità e affidabilità.
Vuoi scoprire quale configurazione di Robur Hybrid è più adatta al tuo progetto?
Chiller: definizione e applicazioni
Il chiller (nome che deriva dall’inglese “to chill” cioè raffreddare) è una macchina frigorifera progettata per raffreddare un fluido, solitamente acqua o acqua e glicole, portandolo a una temperatura desiderata. Questo fluido refrigerato viene poi utilizzato per:
Due sono le macro-categorie principali:
- Chiller a compressione di vapore: funzionano con energia elettrica, che muove un compressore meccanico.
- Chiller ad assorbimento: sfruttano una coppia di fluidi (acqua-ammoniaca o bromuro di litio-acqua) e sono alimentati da gas oppure da altre fonti di calore (ad esempio calore di scarto industriale o prodotto da impianti solari termici).
Come funziona un chiller
Il principio di funzionamento di un chiller si differenzia in base alla sua tipologia:
- Chiller a compressione di vapore: il refrigerante viene compresso da un compressore meccanico (mosso da un motore alimentato ad energia elettrica), quindi condensato, laminato e fatto evaporare. Durante l’evaporazione, il refrigerante, che si trova allo stato liquido a bassa temperatura, assorbe calore dal fluido da raffreddare (acqua o miscela), abbassandone la temperatura, mentre il refrigerante cambia di stato, passando la liquido a vapore. Uscendo dall’evaporatore viene aspirato dal compressore, che lo comprime nuovamente per avviare un nuovo ciclo, che si ripete in modo continuo.
- Chiller ad assorbimento: qui non c’è un compressore meccanico. Il raffreddamento si ottiene grazie a una coppia di fluidi (una miscela di acqua-ammoniaca o di bromuro di litio-acqua). Il calore (prodotto da un bruciatore a gas, o da energia di scarto o fonti rinnovabili) separa i componenti della miscela, generando il ciclo frigorifero. Il refrigerante separato dall’assorbente si comporta come il refrigerante di un chiller elettrico. Nei chiller ad assorbimento acqua-ammoniaca, il refrigerante è l’ammoniaca (e l’assorbente l’acqua), mentre nei chiller ad Bromuro di Litio-acqua, è quest’ultima il refrigerante, mentre i Sali di LiBr fungono da assorbente.
Le principali tipologie di chiller
Ecco una panoramica delle categorie più diffuse, con i loro punti chiave:
Tipologia
|
Principio di funzionamento
|
Alimentazione
|
Refrigeranti
|
Range temperatura del fluido
|
Chiller a compressione di vapore
|
Compressione di vapore
|
Elettricità
|
HFC/HFO
|
-40°C / +15°C
|
Chiller ad assorbimento H20-NH3
|
ciclo ad assorbimento acqua-ammoniaca
|
Gas, cascame di calore
|
Ammoniaca
|
- 10°C / +30°C
|
Chiller ad assorbimento LiBr-H20
|
ciclo ad assorbimento bromuro di litio-acqua
|
cascame di calore, solare
|
Acqua
|
+7°C / +15°C
|
Differenze tra chiller a compressione e chiller ad assorbimento
Vediamo ora le differenze principali tra queste due tecnologie.
Fonte di alimentazione
- I chiller a compressione sono alimentati da energia elettrica.
- I chiller ad assorbimento possono essere alimentati a gas o tramite fonti di calore esterne (calore di scarto, cogenerazione, solare termico).
Efficienza energetica
- I chiller a compressione sono generalmente molto efficienti, ma convenienti nella gestione dove l’energia elettrica è disponibile a basso costo e in modo continuo.
- I chiller ad assorbimento sono meno efficienti, ma diventano particolarmente vantaggiosi quando si ha a disposizione del calore di scarto (che andrebbe dissipato) o non si dispone di un adeguato impegno elettrico, oppure si vuole ridurre il fabbisogno elettrico.
Tipologia di refrigerante
- I chiller a compressione usano fluidi sintetici (HFC, HFO), con impatti ambientali variabili (GWP).
- I chiller ad assorbimento impiegano refrigeranti naturali, senza utilizzo di PFAS e con GWP nullo.
Costi di gestione e manutenzione
- I chiller a compressione richiedono manutenzione periodica sui compressori e sostituzione dei refrigeranti.
- I chiller ad assorbimento hanno meno parti meccaniche in movimento, richiedono attenzione sulla qualità del calore e sulla tenuta del circuito ermetico, in particolare per gli assorbitori a LiBr, che necessitano di mantenere il vuoto spinto.
Integrazione con sistemi di recupero calore
I chiller ad assorbimento sono ideali per impianti che vogliono sfruttare calore residuo o da fonti rinnovabili, riducendo l’impatto ambientale e i costi energetici.
Chiller ad assorbimento acqua-ammoniaca nei contesti industriali
Sempre più industrie scelgono i chiller ad assorbimento per ridurre i consumi elettrici e valorizzare il calore di scarto (cascami di calore). Queste macchine sono usate in:
- Stoccaggio e logistica alimentare
- Industria delle bevande (birrifici, caseifici)
- Industria chimica e farmaceutica
- Processi produttivi con disponibilità di calore residuo
L’assorbimento permette di ottenere temperature di raffreddamento anche molto basse (fino a -10°C con assorbitori acqua-ammoniaca), oppure di raffrescare grandi volumi con consumi elettrici minimi, sfruttando il calore già disponibile in stabilimento.
Questi chiller possono anche essere alimentati a gas, in quelle realtà dove vi è carenza di energia elettrica, ma necessità di condizionare degli edifici o raffreddare un fluido di processo.
Chiller ad assorbimento con bromuro di litio: quando conviene?
I chiller ad assorbimento bromuro di litio-acqua sono ideali per applicazioni di raffrescamento (ad esempio climatizzazione di grandi edifici, ospedali, centri commerciali), ma non possono produrre acqua a bassa temperatura.
Il loro punto di forza è la possibilità di essere alimentati con calore di scarto, energia solare o da cogenerazione, rendendoli perfetti per ridurre l’impatto ambientale e i costi energetici in tutti quei contesti dove si dispone di fonti termiche alternative.
Perché Robur punta sui chiller ad assorbimento a gas
Robur ha scelto di investire sui chiller ad assorbimento acqua-ammoniaca per diversi motivi:
- Utilizzo di ammoniaca come refrigerante naturale, con GWP nullo;
- Ottimizzazione del vettore energetico di alimentazione, grazie alla possibilità di utilizzare gas metano o calore di scarto, riducendo fino all’86% il fabbisogno di energia elettrica rispetto ad un chiller elettrico.
- Maggiore compatibilità con le direttive europee sulle emissioni e sul consumo energetico, anticipando le richieste del mercato e delle normative.
- Sostenibilità e affidabilità: meno parti meccaniche soggette a usura, lunga durata e bassi costi di manutenzione.
Conclusione
Il chiller è un elemento chiave per la climatizzazione e la refrigerazione industriale. Oggi puoi scegliere tra sistemi a compressione di vapore e chiller ad assorbimento, valutando attentamente il tipo di alimentazione, i refrigeranti usati, l’efficienza e la sostenibilità ambientale.
Robur, con la sua gamma di chiller ad assorbimento a gas e refrigeranti naturali, offre soluzioni innovative, efficienti e in linea con le nuove direttive europee.