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Incentivi e agevolazioni fiscali 2025: guida pratica per orientarsi

Scritto da ROBUR S.p.A. | 2-ott-2025 13.31.53

Nel 2025, il panorama degli incentivi legati all’efficienza energetica e alla sostenibilità si arricchisce di opportunità, ma anche di regole, requisiti e limiti da conoscere bene. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, le nuove circolari dell’Agenzia delle Entrate e le linee guida europee legate alla Direttiva Case Green (EPBD), è importante fare chiarezza su quali strumenti di incentivazione sono oggi davvero accessibili.

Ecobonus e Bonus Casa

Beneficiari Bonus Casa: privati in ambito residenziale
Beneficiari Ecobonus: privati e imprese
Tipologia incentivo: detrazione fiscale dilazionata in 10 anni
Percentuale detraibile per il 2026:

  • 36% per abitazioni principali (ipotesi al vaglio del Governo: mantenimento al 50% e detrazione in 5 anni);
  • 30% per altre unità.

Durata della detrazione:

  • attualmente 10 anni, ma si valuta la possibilità di ridurla a 5 anni per chi ha sufficiente capienza fiscale.

Interventi ammessi per l’Ecobonus:

  • serramenti e infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • pompe di calore elettriche e a gas;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • coibentazione involucro opaco;
  • collettori solari;
  • sistemi ibridi;
  • sistemi di building automation;

Interventi ammessi per il Bonus Casa:

  • involucro opaco;
  • infissi e serramenti;
  • impianti tecnologici;
  • collettori solari termici;
  • pompe di calore elettriche e a gas;
  • sistemi ibridi;
  • microcogeneratori (Pe < 50 kWe);
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori di calore a biomassa;
  • sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati;
  • impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
  • teleriscaldamento;
  • sistemi di termoregolazione e building automation.

📝 Novità: la detrazione massima relativa al Bonus Casa dipende anche dal reddito del beneficiario:

  • superiore a 75k euro e fino a 100k,
  • maggiore di 100k euro

e dal numero di figli fiscalmente a carico.

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Superbonus

Beneficiari: privati

Stato: progressivamente eliminato; valido fino al 31.12.2025

Valido solo per:

  • edifici da 2 a 4 unità, se con CILAS/delibera del titolo edilizio è stata presentata entro il 15 ottobre 2024;
  • zone colpite da sisma (fino al 2026)
    • aliquota residua: 65%
    • durata detrazione: 10 anni

📝 Novità: la detrazione massima dipende anche dal reddito del beneficiario:

  • superiore a 75k euro e fino a 100k,
  • maggiore di 100k euro

e dal numero di figli fiscalmente a carico.

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Conto Termico 2.0 (attivo fino al 25.12.2025)

Beneficiari: privati, imprese, pubblica amministrazione
Tipologia incentivo: contributo a fondo perduto erogato dal GSE

Percentuale incentivo:

  • fino al 40% per interventi di efficientamento energetico;
  • fino al 50/55% per interventi di isolamento termico;
  • fino al 65% per sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti a pompe di calore, elettriche o a gas.

Erogazione:

  • fino a 5 anni;
  • in unica rata se < 5.000 € (aumentato a 15.000 € nel CT 3.0).

Tra gli interventi ammessi:

  • pompe di calore elettriche e a gas;
  • caldaie a biomassa;
  • solare termico;
  • coibentazione, serramenti, schermature.

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Conto Termico 3.0 (attivo dal 26.12.2025)

Stato: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26.09.2025; entrerà in vigore il 25.12.2025

Novità principali:

  • Nuove categorie di Beneficiari: Enti del terzo settore e Comunità Energetiche.
  • Estensione degli interventi di efficientamento anche per privati (escluso residenziali).
  • Nuove tecnologie utilizzabili: pompe di calore bivalenti e «add on» .
  • Innalzamento al 100% degli incentivi per Comuni fino a 000 abitanti, per interventi su scuole e per diverse categorie di strutture ospedaliere.
  • Innalzamento della rata unica a 15.000 euro.
  • Revisione dei massimali di spesa per le tipologie di intervento.
  • Estensione delle spese ammissibili per impianti FV e stazioni di ricarica se contestuali a nuove pompe di calore elettriche in sostituzione di vecchio impianto.

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Piano Transizione 5.0

Beneficiari: imprese di qualsiasi dimensione
Tipologia incentivo: credito d’imposta
Percentuale credito: Fino al 45% di credito in base all’investimento e alla riduzione dei consumi energetici

Condizioni:

  • riduzione consumi energetici del 3% sull’intera struttura o 5% sul processo produttivo;
  • essere completati entro il 31 dicembre 2025;
  • obbligo di certificazione tecnica ex ante e ex post;
  • solo impianti direttamente coinvolti nel processo produttivo.

🛠️ Esempio: una pompa di calore usata per riscaldare un’essicatrice industriale è ammessa; una per il riscaldamento uffici no.

Nota: le pompe di calore elettriche devono essere alimentate da fonti rinnovabili (es. fotovoltaico).

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Nuova Sabatini

A chi è rivolta: micro, piccole e medie imprese
Tipologia incentivo: contributo in conto interessi su finanziamenti
Importi ammessi: da 20.000 a 4 milioni di euro
Condizioni: Beni nuovi e riferiti a “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Contributo:

  • 2,75% per beni ordinari;
  • 3,575% per beni green o industria 4.0.

Erogazione:

  • Unica soluzione per investimenti < 200.000 euro;
  • a rate per importi superiori.

🛠 Esempio: un impianto HVAC efficiente può accedere se utilizzato a fini produttivi.

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Certificati bianchi (TEE)

A chi sono rivolti: imprese, pubblica amministrazione, privati (tramite ESCo)
Tipologia incentivo: titoli di efficienza energetica scambiabili sul mercato

Meccanismo:

  • ogni TEE corrisponde a 1 TEP risparmiato;
  • possibilità di cessione a soggetti obbligati (es. distributori energia);
  • due modalità di presentazione della richiesta di emissione dei TEE:
    • progetto consuntivo: misurazione pre/post;
    • progetto standardizzato: per interventi replicabili (es. lampadine LED).

Tra gli impianti incentivabili in ambito industriale vi sono:

  • impianti per la produzione di energia termica;
  • generatori di aria calda;
  • sistemi per il recupero del calore;
  • essiccatori;
  • impianti per la climatizzazione;
  • pompe di calore;
  • sistemi di illuminazione;
  • impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR).

Criticità: elevata complessità procedurale e necessità di tecnici abilitati.

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Decreto ERP 2025 (Edilizia Residenziale Pubblica)

A chi è rivolto: enti pubblici, edilizia residenziale sociale
Tipologia incentivo:

  • 65% contributo a fondo perduto;
  • 35% prestito agevolato.

Vincoli:

  • accesso solo tramite ESCo;
  • obbligo miglioramento >30% prestazione energetica.

Interventi ammessi:

  • pompe di calore elettriche e a gas, solare termico, coibentazione;
  • sistemi ibridi, fotovoltaico.

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Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale (FTI)

A chi è rivolto: grandi, medie e piccole imprese
Tipologia incentivo: contributo a fondo perduto
Percentuale incentivo:

  • 15–30% + maggiorazioni (10% medie imprese, 20% piccole imprese);
  • Ulteriore bonus per aree svantaggiate (Zone A e C, specificate nel documento di riferimento).

Interventi ammessi:

  • efficienza energetica;
  • utilizzo di rinnovabili;
  • circolarità e riduzione degli sprechi.

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Quale incentivo scegliere?

Non esiste una risposta univoca. Dipende da:

  • tipo di edificio o impresa;
  • finalità dell’intervento (comfort? produzione?);
  • tecnologia utilizzata;
  • disponibilità di budget o credito fiscale;
  • tempi di realizzazione.

Per molti, il Conto Termico (sia 2.0 che 3.0) resta la soluzione più semplice e diretta, specie per chi punta a pompe di calore o sistemi ibridi. Ma per le imprese strutturate, la Transizione 5.0 o la Nuova Sabatini possono offrire opportunità più ampie e flessibili.

📌 Consiglio finale: prima di decidere, valuta la cumulabilità (spesso esclusa), la tempistica di erogazione e la complessità della documentazione. E, quando possibile, affidati a un tecnico o un consulente fiscale con esperienza nel settore energia.