Il Conto Termico 3.0, approvato ad agosto 2025, è il nuovo strumento di incentivazione per favorire efficienza energetica e fonti rinnovabili negli edifici. Con un budget annuo da 900 milioni di euro, amplia la platea dei beneficiari, introduce nuove tecnologie ammesse e semplifica le procedure di accesso.
Conto Termico 3.0: beneficiari e budget
Il decreto mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno:
- 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni;
- 500 milioni per privati e imprese.
Oltre ai soggetti già previsti dal Conto Termico 2.0 (si veda questa pagina per le specifiche del CT 2.0), ora possono accedere anche:
- gli Enti del Terzo Settore;
- le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);
- il comparto terziario privato (uffici, hotel, scuole private, attività commerciali).
Incentivi previsti dal Conto Termico 3.0
Il nuovo decreto prevede contributi diretti fino a:
- 65% delle spese per privati e imprese;
- 100% per PA, scuole, ospedali e piccoli comuni (sotto i 15.000 abitanti).
Un vantaggio concreto è la possibilità di ricevere l’incentivo in un’unica rata fino a 15.000 €, contro i 5.000 € del CT 2.0.
Interventi ammessi con il Conto Termico 3.0
Sono incentivabili numerosi interventi di riqualificazione energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui:
- isolamento termico, infissi, building automation e sistemi di schermatura solare;
- pompe di calore elettriche e pompe di calore a gas (anche in sistemi ibridi o bivalenti);
- solare termico e generatori a biomassa;
- sistemi di teleriscaldamento e microcogenerazione da rinnovabili;
- fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica elettrica, solo se installati con pompe di calore in sostituzione di impianti esistenti.
Sono invece esclusi gli incentivi per le caldaie singole a combustibili fossili.
Procedure semplificate e tempistiche
Tra le novità procedurali del CT 3.0:
- i privati hanno 90 giorni dalla fine lavori per presentare la domanda (prima erano 60);
- gli incentivi partono 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;
- il GSE avrà 60 giorni per aggiornare il PortalTermico e definire le regole applicative;
- semplificata la gestione delle diagnosi energetiche e APE, obbligatorie solo in casi specifici.
Criteri ambientali
Il Conto Termico 3.0 conferma i requisiti ambientali già previsti e li rende più stringenti:
- rispetto dei parametri Ecodesign per efficienza stagionale;
- limiti severi alle emissioni di NOx;
- esclusione di tecnologie a combustibili fossili tradizionali e non ad alta efficienza, in linea con la direttiva europea “Case Green”.
Focus: incentivi per le pompe di calore a gas
Tra le tecnologie incentivate, le pompe di calore ad assorbimento a gas (GAHP) hanno un ruolo centrale.
Requisiti tecnici
- Rispettare i parametri Ecodesign.
- Prestazioni certificate secondo la norma UNI EN 12309.
- Emissioni NOx inferiori a 120 mg/kWh.
Interventi ammessi
- Sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale.
- Installazione in sistemi ibridi factory-made (pompa di calore a gas + caldaia a condensazione).
- Integrazione in sistemi bivalenti o add-on.
- Applicazioni in serre, fabbricati rurali e processi produttivi.
Incentivi e vantaggi
- Fino al 65% per privati e imprese, fino al 100% per PA.
- Premialità di rendimento: più la macchina è efficiente, maggiore è l’incentivo.
- Ampia applicazione: residenziale, terziario, industria e agricoltura.
Conclusioni
Il Conto Termico 3.0 rappresenta una leva concreta per accelerare la transizione energetica in Italia.
Grazie a incentivi più alti, una platea di beneficiari più ampia e procedure semplificate, PA, privati e imprese possono affrontare interventi di riqualificazione con maggiore facilità.
Le pompe di calore a gas si confermano una tecnologia chiave: efficienti, affidabili e ora sostenute da contributi mirati, diventano protagoniste di un futuro energetico più sostenibile.