Nel dibattito su energia, sostenibilità e risparmio, spesso si dà per scontato che il fotovoltaico sia efficace solo d’estate, mentre con l’arrivo dei mesi freddi si torni a una forte dipendenza dalla rete.
In realtà, questa tecnologia in abbinamento con tecnologie avanzate, come le pompe di calore ad assorbimento, permette di sfruttare il potenziale solare anche nei periodi con meno sole, garantendo comfort, efficienza e risparmio.
Immagina la situazione tipo: hai installato un impianto fotovoltaico di taglia importante ma, con l’arrivo dell’inverno, la produzione energetica crolla. Il problema nasce da alcuni fattori oggettivi:
Nella classica gestione “FV da solo”, l’autoconsumo reale invernale tende a ridursi drasticamente: meno autoconsumo equivale a minor risparmio e perdite di ritorno economico sull’investimento fatto.
Qui entrano in gioco le pompe di calore come moltiplicatrici dell’efficacia del fotovoltaico. Una pompa di calore elettrica moderna, ti permette di sfruttare fino a 3-5 kWh termici da ogni kWh elettrico prodotto da solare grazie al prelievo di energia dall’ambiente.
Il principio? Il fotovoltaico produce energia durante il giorno, che può alimentare la pompa di calore per riscaldare ambienti o produrre acqua calda sanitaria (ACS). Anche nelle giornate fredde, la pompa di calore lavora “a costo zero” o quasi, quando il sole c’è e l’impianto fotovoltaico è sufficientemente esteso. Se abbinata ad accumulatori, scala ancora di più l’autonomia.
Per aziende, scuole, alberghi, attività commerciali e condomini, l’abbinamento FV+pompa di calore è una strategia realmente scalabile per abbattere i costi stagionali, migliorare l’indipendenza energetica e ridurre le emissioni.
Non tutte le pompe di calore sono uguali quando il gioco si fa duro, cioè quando il sole scarseggia e fuori gela. Qui emerge il valore delle pompe di calore ad assorbimento.
Tra le loro caratteristiche chiave:
Questa unicità tecnologica permette di sfruttare ogni kWh fotovoltaico davvero utile per coprire l’assorbimento elettrico residuo di pompa, circolatori, accumuli smart e sistemi di gestione.
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Vediamo in pratica i benefici che puoi ottenere scegliendo una pompa di calore ad assorbimento abbinata al fotovoltaico in inverno:
Nei casi dove si riqualificano strutture pubbliche o commerciali, la quota di emissioni evitate grazie a questa scelta rende spesso accessibili i massimi punteggi ESG e incentivi.
Utilizzare il fotovoltaico in inverno è possibile, ma va progettato con “intelligenza”. Ecco le strategie che fanno davvero la differenza nei risultati:
Considera che un’organizzazione mirata di questi elementi può permetterti di raggiungere il 70–80% di autoconsumo complessivo, aumentando notevolmente il ritorno dall’investimento e migliorando la resilienza energetica della struttura.
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In Italia, sia le pompe di calore ad assorbimento sia gli impianti fotovoltaici sono oggi incentivati da:
Guardando avanti, le politiche europee e le nuove direttive spingono verso edifici sempre più NZEB (Nearly Zero Energy Building), dove il vero salto di qualità si raggiunge integrando energia rinnovabile, pompe di calore e gestione digitale dei consumi.
Oggi non basta più riscaldare solo con il gas o con l’elettricità: la partita si vince con soluzioni ibride, predisposte per il futuro energetico, capaci di sfruttare ogni fonte disponibile per tagliare costi ed emissioni dodici mesi l’anno.
Sì, soprattutto se l’impianto è associato a sistemi termici intelligenti (pompe di calore ad assorbimento/accumuli) e se i processi di consumo vengono programmati nelle ore di produzione solare.
Perché le pompe di calore ad assorbimento sono ideali in abbinamento al fotovoltaico?
Perché richiedono pochissima energia elettrica di supporto, massimizzano l’utilizzo del gas e delle fonti ambientali, e lavorano ad alta efficienza anche quando fa freddo.
Garantiscono continuità operativa, abbassano i costi anche in caso di fabbisogni intermittenti e consentono di accedere alle migliori premialità ESG/incentivi.
Quelle elettriche dipendono totalmente dall’energia FV/rete e rendono meno col freddo intenso. Quelle ad assorbimento lavorano con gas + energia dall’ambiente, reggono meglio il gelo, usando il FV per la quota elettrica molto più ridotta rispetto a quelle elettriche.
Sì: Conto Termico, detrazioni fiscali e numerosi bandi pubblici favoriscono proprio queste tipologie d’intervento, in quanto ritenute entrambe tecnologie che contribuiscono alla decarbonizzazione dei consumi energetici.
Assolutamente sì: le pompe di calore ad assorbimento Robur possono essere affiancate o inserite in sistemi esistenti, aumentando l’efficienza globale, senza dover rifare tutto l’impianto.