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Come migliorare la classe energetica dell’edificio: strategie e tecnologie più efficaci

Come migliorare la classe energetica dell’edificio: strategie e tecnologie più efficaci



Migliorare la classe energetica di un edificio è una vera opportunità economica e patrimoniale che fa bene anche all’ambiente. Una casa o un immobile ad alta efficienza consuma meno energia, riduce le emissioni di CO₂ e acquisisce valore sul mercato.

Le normative europee  — come la Direttiva Case Green, che imporrà standard minimi di prestazione energetica agli edifici residenziali — impongono in maniera sempre più stringente di migliorare la classe energetica per evitare interventi obbligati e costosi in futuro. 

Scopriamo allora quali interventi sono possibili per migliorare la classe energetica di un edificio, con particolare attenzione al ruolo delle pompe di calore, oggi tra le soluzioni più convenienti ed efficaci. 

Pochi giorni fa, parlando con un progettista, questi mi chiedeva: ma perché devo mettere una pompa di calore ad assorbimento a gas quando basta mettere una pompa di calore elettrica per ottenere il passaggio in classe A?

E’ una domanda che merita un approfondimento.

Perché è importante migliorare la classe energetica di un edificio 

I benefici che un edificio ad alta efficienza energetica può apportare sono molteplici e concreti: 

Riduzione dei consumi e delle bollette 

Un immobile ben isolato e servito da impianti performanti consuma meno energia per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Questo si traduce in una diminuzione delle spese energetiche annue fino al 40-60% rispetto a edifici di vecchia concezione. 

Minori emissioni e impatto ambientale 

Migliorare la classe energetica significa anche ridurre le emissioni di CO₂ e contribuire agli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, in linea con le politiche europee. 

Aumento del valore patrimoniale 

Un edificio in classe energetica alta ha un valore commerciale superiore e una maggiore appetibilità sul mercato immobiliare. Gli acquirenti oggi considerano la prestazione energetica tra i fattori determinanti nella scelta di un immobile. 

Accesso a bonus fiscali e agevolazioni 

Numerose detrazioni premiano gli interventi di efficientamento energetico, a condizione di conseguire il miglioramento di almeno due classi energetiche. Migliorare oggi conviene, anche fiscalmente. 

Adeguamento alle normative future 

Con la Direttiva UE Case Green ormai approvata, dal 2030 gli edifici dovranno rispettare requisiti minimi di efficienza. Intervenire ora consente di pianificare gli investimenti in modo graduale e conveniente. 

Come si valuta la classe energetica: l’APE e gli indicatori 

La classe energetica di un edificio è certificata tramite l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), un documento ufficiale redatto da un tecnico abilitato. 

L’APE valuta il fabbisogno annuo di energia dell’edificio per riscaldamento invernale, raffrescamento estivo e produzione di acqua calda sanitaria. 

Il parametro principale considerato è l’EPgl,nren (indice di prestazione energetica globale non rinnovabile), espresso in kWh/m² anno. 

Le classi energetiche vanno dalla G (più energivora) alla A4 (massima efficienza). Il certificatore effettua rilievi sull’involucro edilizio, sugli impianti e sulle fonti di energia utilizzate. 

L’APE è indispensabile per vendere, affittare o accedere ai bonus fiscali sugli interventi di efficienza energetica. 

Quali interventi migliorano la classe energetica: panoramica completa

Quando si decide di migliorare la classe energetica di un edificio, è importante sapere che non esiste un’unica strada. Gli interventi possibili si possono raggruppare in tre grandi categorie: l’involucro edilizio, gli impianti di distribuzione e il generatore di calore. Ciascuna area ha caratteristiche, costi e benefici differenti. Valutare quale combinazione sia più adatta dipende dalla situazione di partenza dell’immobile, dal budget disponibile e dagli obiettivi prefissati. 

Vediamole nel dettaglio. 

Involucro edilizio: cappotto termico, infissi e isolamento del tetto 

L’involucro edilizio è l’insieme di tutte le superfici che separano l’interno di un edificio dall’ambiente esterno: pareti, tetto, serramenti e solai. Intervenire sull’involucro significa ridurre le dispersioni termiche migliorando l’efficienza energetica passiva dell’edificio. 

Gli interventi possibili sono: 

  • Realizzazione di un cappotto termico esterno o interno, che consiste nell’applicare pannelli isolanti sulle pareti per ridurre le perdite di calore. 
  • Sostituzione degli infissi, con serramenti a taglio termico e vetri basso emissivi. 
  • Isolamento della copertura e del sottotetto, essenziale per ridurre le dispersioni verso l’alto, dove si concentra la maggior parte del calore in inverno. 

Una stima media dei costi di questi interventi potrebbe essere: da 100 a 200 €/m² per il cappotto termico, 500-800 € al m² per i nuovi serramenti, 60-120 €/m² per l’isolamento del tetto. 

L’efficacia di questi interventi è ritenuta molto alta. Intervenire sull’involucro può ridurre i consumi per il riscaldamento fino al 50%, migliorando anche il comfort abitativo e l’isolamento acustico. 

L’impatto sulla classe energetica è significativo: in edifici molto energivori infatti, questi interventi possono consentire una risalita anche di due o tre classi energetiche, soprattutto se abbinati a un impianto efficiente. 

Impianti di distribuzione: radiatori, pavimenti radianti e ventilconvettori 

Il sistema di distribuzione trasferisce il calore generato agli ambienti interni. I dispositivi di emissione più comuni sono i radiatori, i pannelli radianti a pavimento e i ventilconvettori. La loro efficienza dipende dalla temperatura di mandata dell’acqua e dal tipo di impianto. Le soluzioni disponibili sono: 

  • Sostituzione dei radiatori tradizionali con modelli a bassa temperatura o ventilconvettori, più rapidi nel riscaldamento e con consumi inferiori. 
  • Installazione di impianti radianti a pavimento, a soffitto o a parete, ideali per nuove costruzioni o ristrutturazioni integrali. 

Costi indicativi: da 80 a 150 €/m² per i sistemi radianti, da 80 a 200 € a corpo per radiatori di nuova generazione. 

L’efficacia è generalmente considerata buona, soprattutto se abbinata a un generatore moderno. Gli impianti radianti permettono di lavorare a temperature più basse (30-40°C), riducendo i consumi e aumentando il rendimento delle pompe di calore. 

Impatto sulla classe energetica può considerarsi moderato se realizzato da solo, decisivo se combinato con una pompa di calore o altri interventi sull’involucro. 

Impianto di generazione del calore: caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi 

L’impianto di generazione è il cuore del sistema energetico di un edificio. Sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore ad alta efficienza o un sistema ibrido consente di ridurre drasticamente i consumi di energia primaria. Le opzioni più diffuse: 

  • Pompe di calore elettriche, ideali per edifici nuovi o molto ben isolati. 
  • Pompe di calore ad assorbimento a gas, più performanti in climi freddi o in edifici esistenti con radiatori. 
  • Sistemi ibridi, che combinano pompe di calore e caldaie a condensazione, ottimizzando i consumi in base alle condizioni climatiche. 

Costi indicativi: da 5.000 a 12.000 € per una pompa di calore elettrica, da 7.000 a 15.000 € per una pompa di calore a gas, 8.000-18.000 € per un sistema ibrido completo. 

L’efficacia è molto elevata. L’installazione di una pompa di calore consente di abbattere i consumi del 40-60%, migliorando di una o due classi energetiche anche senza interventi strutturali. 

L’impatto sulla classe energetica è decisivo. È l’intervento più rapido e meno invasivo per ottenere un salto di classe, spesso richiesto dai bonus fiscali. 

In sintesi, mentre l’involucro edilizio garantisce risparmi passivi a lungo termine e gli impianti di distribuzione migliorano il comfort e l’efficienza, il generatore rappresenta la leva più immediata e conveniente per risalire rapidamente di classe energetica. L’approccio migliore resta quello integrato, calibrato sulle caratteristiche dell’edificio e sulle reali esigenze dell’utente. 

Migliorare la classe energetica con le pompe di calore: perché è la soluzione più efficiente

Quando si parla di miglioramento della classe energetica di un edificio, la maggior parte delle persone pensa agli interventi sull’involucro edilizio. Si tratta di interventi assolutamente efficaci, ma spesso molto impegnativi dal punto di vista economico e logistico. Una strada più accessibile e immediata può essere sicuramente quella di intervenire sull’impianto di generazione del calore, sostituendo il vecchio generatore (ad esempio la caldaia a gas) con una pompa di calore ad alta efficienza. 

La pompa di calore è una tecnologia capace di trasferire calore da una sorgente naturale — aria, acqua o terreno — all’ambiente interno, utilizzando una quantità ridotta di energia primaria rispetto ai sistemi tradizionali. Questa caratteristica la rende uno dei sistemi più apprezzati per ottenere un salto di classe energetica a fronte di un investimento contenuto. 
Rispetto ad altri interventi, la sostituzione del generatore: 

  • è meno invasiva e rapida da realizzare 
  • ha un costo più contenuto rispetto all’isolamento dell’involucro 
  • consente di accedere a bonus fiscali significativi 
  • permette di ottenere miglioramenti certificabili nella classe energetica 

Oggi esistono diverse tipologie di pompe di calore, ognuna adatta a specifici contesti edilizi e climatici. In particolare, si distinguono le pompe di calore elettriche e le pompe di calore ad assorbimento a gas (la soluzione più semplice e meno invasiva per sostituire una caldaia a gas), entrambe in grado di utilizzare fonti rinnovabili ambientali. Per scegliere la soluzione più adatta è necessario far valutare a un tecnico esperto le caratteristiche dell’edificio, dall’impianto di distribuzione esistente, al clima locale e ai consumi previsti.

Quale pompa di calore scegliere: elettrica o a gas? 

La scelta tra una pompa di calore elettrica e una pompa di calore ad assorbimento a gas non è mai banale e richiede un’attenta valutazione. Vediamo nel dettaglio i fattori determinanti. 

Pro e contro della pompa di calore elettrica 

Le pompe di calore elettriche sono molto diffuse, soprattutto negli edifici di nuova costruzione o in ristrutturazioni profonde. Offrono ottime prestazioni, soprattutto in abbinamento a impianti di distribuzione a bassa temperatura come i pavimenti radianti. 

Sintesi dei vantaggi: 

  • Ideali in edifici molto isolati e di nuova costruzione 
  • Possono integrarsi facilmente con impianti fotovoltaici 
  • Assenza di emissioni dirette di CO₂ 

Sintesi degli svantaggi: 

  • Richiedono elevate potenze elettriche installate, che possono comportare costi aggiuntivi di allaccio e potenziamento dell’impianto 
  • Rendimento sensibilmente ridotto in climi rigidi, quando la temperatura esterna scende sotto i 5°C 
  • Spesso inadatte a lavorare con impianti a radiatori tradizionali, a causa della bassa temperatura di mandata. 

Pro e contro della pompa di calore ad assorbimento a gas 

Le pompe di calore ad assorbimento a gas rappresentano un’alternativa altamente efficiente e versatile, soprattutto nelle ristrutturazioni e nei contesti dove è richiesta una temperatura di mandata medio-alta. 

I principali vantaggi: 

  • Elevata efficienza stagionale anche in climi rigidi 
  • Temperature di mandata fino a 65°C, compatibili con i radiatori moderni 
  • Nessun incremento della potenza elettrica richiesta, riducendo i costi fissi di approvvigionamento 
  • Utilizzo di energia rinnovabile ambientale 

I principali svantaggi: 

  • Necessitano di un allacciamento gas 
  • Dimensioni leggermente superiori rispetto alle equivalenti elettriche 

Considerazioni pratiche 

Vediamo ora alcuni casi tipici e le soluzioni che vengono più spesso consigliate: 

  • Edifici nuovi: le pompe di calore elettriche trovano applicazione ottimale grazie alla presenza di sistemi radianti e a una richiesta termica contenuta. 
  • Ristrutturazioni: la pompa di calore ad assorbimento a gas rappresenta spesso la soluzione più efficace, poiché consente di sfruttare i radiatori esistenti, evitando costose modifiche all’impianto di distribuzione e mantenendo alte le prestazioni anche con temperature esterne rigide. 
  • Clima: in zone particolarmente fredde, le pompe di calore a gas garantiscono continuità e rendimento elevato anche quando le temperature scendono ben sotto lo zero. 
  • Disponibilità elettrica: dove la fornitura elettrica non è sufficiente o richiederebbe costosi potenziamenti, la soluzione a gas è spesso più economica e immediata da realizzare. 
  • Conclusione: la scelta della pompa di calore ideale dipende dal contesto. L’approccio più corretto è far valutare il caso da un tecnico esperto, che potrà consigliare la soluzione più efficiente in base alle caratteristiche dell’immobile e alle esigenze del committente.

Quanto migliora la classe energetica con una pompa di calore?

Sostituire il generatore di calore con una pompa di calore moderna ed efficiente consente di ottenere miglioramenti significativi sulla classificazione energetica di un edificio. 

Due esempi concreti: 

  • Un immobile in classe C può passare in classe A con la sola installazione di una pompa di calore ad assorbimento a gas e minimi interventi sull’impianto di distribuzione. 
  • In edifici in classe E, la sostituzione del generatore permette spesso di salire in classe C senza modifiche strutturali. 

Il miglioramento effettivo dipende ovviamente dalle caratteristiche dell’edificio e dalla configurazione impiantistica. È sempre consigliabile effettuare una simulazione energetica preliminare, elaborata da un tecnico abilitato, per quantificare il salto di classe e stimare i risparmi sui consumi e sulle emissioni. 

Incentivi e detrazioni per migliorare la classe energetica

Il legislatore ha previsto diversi incentivi fiscali per favorire l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio. 

Le principali agevolazioni in vigore sono: 

  • Ecobonus 65%: per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza. 
  • Bonus Casa 50%: applicabile anche a interventi di efficientamento energetico ordinario. 
  • Superbonus: con aliquote agevolate dal 70% al 75%, purché l’intervento consenta il miglioramento di almeno due classi energetiche certificate tramite APE. 

Requisiti: 

  • La detrazione è vincolata alla certificazione del salto di classe. 
  • È obbligatorio che un tecnico abilitato rediga l’APE pre e post intervento. 
  • Gli incentivi coprono anche le spese per la progettazione, installazione e collaudo. 

Intervenire oggi significa quindi migliorare la prestazione energetica dell’edificio con molteplici vantaggi: risparmiare sui consumi, accedere a bonus vantaggiosi e valorizzare il proprio immobile in vista delle nuove normative europee. 

Conclusione

Mi sento quindi di rispondere in questo modo al nostro progettista termotecnico e al suo impresario: non guardiamo al vantaggio di uno solo degli interlocutori, ma grazie alle pompe di calore ad assorbimento a gas possiamo soddisfare tutti gli utenti e fornire un servizio eccellente, difendendo al contempo l’ambiente.

Più di così!!!

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