
Raffreddamento e riscaldamento industriale: comfort e sostenibilità nei grandi ambienti
Climatizzazione industriale: perché è strategica per ogni impianto
Gestire efficacemente il clima negli ambienti industriali non è semplicemente una questione di comfort. Raffrescamento, riscaldamento e aria condizionata industriale rappresentano, oggi più che mai, fattori strategici per assicurare la continuità dei processi produttivi, la qualità dei prodotti e la qualità della vita in azienda delle risorse umane.
In più, l’efficienza energetica e la sostenibilità sono diventati driver imprescindibili ed è perciò imprescindibile disporre di un sistema di climatizzazione industriale performante che ottimizzi i consumi, riduca i costi di gestione e contribuisca attivamente alla riduzione delle emissioni.
Le necessità climatiche di una fabbrica o di un magazzino spesso non si limitano al semplice riscaldamento: in molte attività è fondamentale anche poter raffreddare l’ambiente, deumidificare e gestire ricambi d’aria adeguati. Il controllo costante della temperatura e dell’umidità, infatti, previene guasti ai macchinari, tutela la qualità di materiali sensibili, limita il rischio di fermi produzione e, non ultimo, garantisce condizioni ottimali per il benessere dei lavoratori. L'approccio integrato che combina raffrescamento, riscaldamento e aria condizionata industriale assicura la giusta flessibilità e adattabilità a spazi e bisogni differenti, rendendo ogni impianto più efficiente, affidabile e pronto a rispondere alle nuove sfide del settore industriale moderno.
Come scegliere il giusto sistema di climatizzazione per l’industria
Fabbriche, magazzini, impianti: quando si tratta di scegliere il giusto sistema di riscaldamento/condizionamento nei grandi spazi, come gli ambienti industriali, bisogna considerare che saranno necessari volumi d’aria maggiori rispetto a un appartamento o una casa e che la temperatura dovrà essere regolata in modo efficiente anche in condizioni critiche o difficili.
L’obiettivo di tali impianti, infatti, non è solo quello di garantire al personale di operare al meglio, in tutte le stagioni, ma anche quello di ridurre il rischio di fermi o guasti ai macchinari produttivi , e alla qualità delle merci/prodotti che potrebbe alterarsi per la temperatura.
In generale, che si tratti di un capannone, un’officina o un magazzino, la temperatura ideale dovrebbe essere compresa tra i 18 e i 20° in inverno e tra i 26-28° in estate.
Per questi spazi è necessario utilizzare impianti di climatizzazione più potenti e più efficienti.
Il primo fattore da considerare è la tipologia dell’ambiente. Un capannone di grandi dimensioni, ad esempio, avrà necessità per il rinnovo e la movimentazione dell’aria molto diverse rispetto a un laboratorio o a un magazzino automatizzato. Anche il tipo di attività svolta condiziona la scelta: la presenza di processi che generano calore, macchinari ad alta intensità energetica o materiali sensibili alle variazioni termiche richiede soluzioni specifiche, in grado di garantire continuità e precisione nel controllo del clima.
Determinanti sono anche le esigenze termiche: stabilire le temperature di comfort invernali ed estive, il grado di umidità ideale, così come la necessità di raffrescamento o solo di riscaldamento. L’efficienza energetica rappresenta oggi un criterio centrale: scegliere sistemi con alti valori di COP, EER e GUE permette non solo di ridurre i consumi, ma anche di accedere più facilmente agli incentivi previsti dalle normative.
Un altro elemento chiave riguarda costi di installazione e gestione: la possibilità di integrare nuove tecnologie con impianti esistenti, sfruttando eventualmente fonti rinnovabili come il fotovoltaico, consente di ottimizzare l’investimento nel tempo e massimizzare il ritorno.
Da non trascurare, infine, gli aspetti normativi: la climatizzazione negli ambienti industriali richiede il rispetto di regolamentazioni sempre più stringenti, sia in tema di sicurezza sia di emissioni. Solo un’analisi accurata di tutti questi fattori porterà a individuare la soluzione di climatizzazione industriale davvero più efficiente, flessibile e sostenibile per ogni specifico contesto produttivo.
Potenza termica e capacità di raffreddamento: come si calcolano
La progettazione di un impianto di climatizzazione industriale davvero efficiente parte da una valutazione accurata della potenza termica e della capacità di raffreddamento richieste. Questi parametri sono essenziali non solo per garantire un comfort costante in ogni stagione, ma anche per ottimizzare i costi di esercizio e preservare l’affidabilità dei processi produttivi.
Potenza termica
La potenza termica utile indica la quantità di calore che il sistema è in grado di erogare all’ambiente durante il funzionamento invernale.
Questo valore deve essere dimensionato, tenendo conto della superficie e del volume dei locali, delle condizioni climatiche esterne, dell’isolamento dell’edificio e del numero di accessi. Una stima corretta consente di evitare sia sovradimensionamenti, che fanno aumentare inutilmente i consumi, sia sottodimensionamenti, che rischiano di compromettere il comfort e la produttività.
Capacità di raffreddamento
La capacità di raffreddamento misura la quantità di calore che il sistema può asportare dall’ambiente in regime estivo o nelle aree produttive dove è necessario controllare la temperatura anche per tutto l’anno. Questa capacità viene spesso espressa in BTU (British Thermal Units): 1 BTU corrisponde all’energia necessaria per aumentare di 1°F la temperatura di una libbra d’acqua, ed è una delle unità di misura internazionali più utilizzate per i sistemi di aria condizionata industriale.
Per il calcolo del fabbisogno di raffreddamento occorre considerare:
- Dimensione volumetrica dello spazio da climatizzare;
- Carichi termici interni dovuti a macchinari, attrezzature e presenza di personale;
- Livello di isolamento e dispersioni termiche;
- Esposizione solare e caratteristiche dell’edificio;
- Range di temperature e umidità da mantenere, in funzione delle lavorazioni e della conservazione delle merci;
- Durata giornaliera e stagionale dell’utilizzo degli impianti.
Esempi indicativi di BTU al metro quadrato
Il corretto dimensionamento del sistema, con l’ausilio di professionisti qualificati, assicura un clima ottimale tutto l’anno, minimizza gli sprechi e tutela la continuità operativa degli impianti industriali.
Tipo di Ambiente |
BTU per metro quadrato |
Ufficio standard |
500 - 600 |
Negozio o area commerciale |
700 - 900 |
Area di produzione |
800 - 1200 |
Magazzino |
600 - 1000 |
Data center |
1500 - 2000 |
EER: efficienza nei sistemi di aria condizionata industriale
L’EER (Energy Efficiency Ratio) è uno degli indicatori fondamentali per valutare le prestazioni energetiche dei sistemi di aria condizionata industriale. Questo parametro definisce il rapporto tra la capacità di raffreddamento erogata (espressa in BTU all’ora) e la potenza elettrica assorbita dal sistema (espressa in Watt) sotto condizioni standard di funzionamento.
Un valore EER elevato indica una maggiore efficienza: significa che il sistema è in grado di offrire un maggior quantitativo di raffreddamento consumando meno energia elettrica. In ambito industriale, dove i sistemi di aria condizionata possono funzionare anche 24 ore su 24 e i consumi rappresentano una voce di spesa importante, scegliere impianti con EER elevato si traduce in un risparmio economico significativo e in un ridotto impatto ambientale.
Ad esempio: un sistema con una capacità di raffreddamento di 12.000 BTU/h e un assorbimento di 1.200 Watt otterrà un EER pari a 10. Maggiore è questo valore, minore sarà il costo in bolletta per ogni unità di raffreddamento fornita.
Le normative sempre più stringenti in tema di efficienza e di emissioni hanno fatto si che l’EER sia diventato anche uno strumento di confronto tra differenti soluzioni tecnologiche, sia nella scelta nuova impiantistica, sia nell’efficientamento di impianti esistenti.
Affidarsi a sistemi di aria condizionata industriale con alti valori di EER non solo riduce i costi di gestione e le emissioni di gas serra, ma permette anche di ottenere una climatizzazione sempre più sostenibile e duratura nel tempo.
COP e GUE: massimizzare l’efficienza energetica in riscaldamento e raffreddamento
Il COP indica il rapporto tra la quantità di calore o raffreddamento fornita da un sistema (espressa in kW) e l’energia elettrica consumata per produrla.
Un COP elevato segnala che il sistema riesce a fornire molta più energia termica (o frigorifera) rispetto a quella assorbita, traducendosi in una significativa riduzione dei consumi e dei costi operativi.
Le pompe di calore elettriche e i sistemi ibridi di nuova generazione – come quelli proposti da Robur – offrono valori di COP tra i più alti disponibili oggi sul mercato industriale, soprattutto quando integrati con fonti rinnovabili come il fotovoltaico.
Il GUE, invece, valuta quanto efficacemente un impianto sfrutta il gas come fonte primaria per generare calore, considerando il rapporto tra il calore prodotto e l’energia chimica contenuta nel combustibile.
Un elevato valore di GUE è sinonimo di prestazioni eccellenti nelle pompe di calore a gas di Robur, che consentono di abbattere sprechi, massimizzare le prestazioni e ridurre le emissioni, in linea con i più attuali standard di sostenibilità quali quelli richiesti dalla transizione energetica.
Perché sono importanti COP e GUE nei sistemi ibridi?
Nelle soluzioni ibride, dove viene gestito in modo integrato sia il vettore elettrico sia quello gas, valutare COP e GUE congiuntamente permette di ottimizzare la gestione delle risorse energetiche in funzione del clima, delle necessità produttive e dell’impatto economico.
Questa strategia consente di dare priorità, di volta in volta, alla fonte energetica più conveniente, assicurando il massimo rendimento sia in riscaldamento che in raffreddamento e valorizzando anche le sinergie con impianti rinnovabili.
Per chi opera nell’industria o nel terziario, scegliere impianti che garantiscano COP e GUE elevati significa investire in soluzioni che durano nel tempo, tengono sotto controllo i costi operativi e contribuiscono concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione.
Soluzioni per climatizzazione industriale: Robur e l’integrazione con le energie rinnovabili
L’offerta Robur dedicata al riscaldamento e condizionamento per il settore industriale, artigianale e commerciale include e-NextPro e Robur Hybrid. Entrambe le soluzioni sono integrabili negli impianti preesistenti, senza la necessità di rivedere l’intera infrastruttura, con un evidente risparmio sui costi di installazione.
e-NextPro: raffreddamento e riscaldamento elettrico ad alta efficienza
e-NextPro è un sistema completamente integrato per riscaldare e condizionare grandi spazi industriali e commerciali, senza bisogno di circuito idraulico e senza rinunciare all’efficienza.
Una soluzione perfetta per affrontare il contesto normativo: è sempre maggiore, infatti, nei siti industriali, la presenza di impianti fotovoltaici, obbligatori per i nuovi edifici. Il fotovoltaico, nella stagione estiva, è in grado di fornire molta energia elettrica rinnovabile.
La tecnologia di e-NextPro, basata sul vettore elettrico, si integra alla perfezione con questa forma di energia. Il risultato è un’elevata efficienza e prestazioni ottimali, azzerando la spesa per il condizionamento nella stagione più calda.
e-NextPro si compone di un’unità esterna ad espansione diretta e di una unità interna, di tipo pensile, dotata di ventilatore assiale.
L’unità esterna è dotata di un ventilatore assiale di grande diametro e basso numero di giri, che la rende estremamente silenziosa: 38 dB(A) a 5 m di distanza.
Anche l’unità interna è dotata di un ventilatore assiale a controllo elettronico (EC) per minimizzare l’impatto acustico all’interno dell’ambiente in cui è situata.
Grazie alle sue performance, e-NextPro permette di accedere agli incentivi fiscali Conto Termico 2.0 e alla detrazione fiscale Ecobonus 65%, per interventi mirati a migliorare l'efficienza energetica e generare energia termica da fonti rinnovabili.
Robur Hybrid: la climatizzazione e riscaldamento industriale ibrido più sostenibile
Robur Hybrid è la nuova soluzione ibrida Robur che integra una o più pompe di calore ad assorbimento a gas con una pompa di calore elettrica: la soluzione più sostenibile per l’ambiente nell’epoca della transizione energetica.
Robur Hybrid coniuga la massima efficienza nei servizi richiesti di riscaldamento e condizionamento grazie a:
- tecnologia ibrida: pompe di calore ad assorbimento a gas e pompa di calore elettrica;
- riduzione dei picchi di richiesta elettrica in inverno e in estate;
- produzione di energia frigorifera da fotovoltaico (versione condizionamento);
- utilizzo in priorità del vettore energetico più conveniente;
- utilizzo di refrigeranti a basso impatto ambientale.
Formato da un’unica centrale termo-frigorifera progettata per l’installazione esterna, il sistema Robur Hybrid evita onerosi costi di adeguamento della centrale termica e/o della canna fumaria.
Le pompe di calore che costituiscono Robur Hybrid sono collegate idraulicamente ed elettricamente in fabbrica, e possono essere gestite dal sistema centralizzato di regolazione e controllo remoto.
Riassumendo, Robur Hybrid garantisce:
- massima efficienza complessiva nei servizi di riscaldamento e condizionamento;
- miglior sfruttamento delle risorse, dando priorità all’unità più conveniente per ogni specifica utenza e applicazione;
- ampio impiego di energie rinnovabili;
- miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
In base ai modelli, la potenza termica di Robur Hybrid varia da 73 a 148 kW o da 76 a 159 kW.
Domande frequenti
Come funziona un impianto di condizionamento industriale?
Un impianto di condizionamento industriale funziona attraverso il ciclo di refrigerazione che coinvolge i seguenti componenti principali: un compressore, che aumenta la pressione del refrigerante e rilascia calore nel condensatore. Il refrigerante raffreddato passa attraverso la valvola di espansione, abbassando la sua pressione e temperatura. Nell'evaporatore, il refrigerante assorbe calore dall'aria interna, raffreddandola. I ventilatori distribuiscono l'aria condizionata nell'ambiente. Questo ciclo si ripete per mantenere la temperatura desiderata.
Come condizionare un capannone industriale?
Per condizionare un capannone industriale, è necessario valutarne le dimensioni e le esigenze specifiche e adottare il sistema che si dimostra migliore rispetto a tali esigenze in termini di efficienza, costi, sostenibilità, benessere e comfort.
Cosa si intende con il termine climatizzazione?
La climatizzazione è il processo di controllo e mantenimento delle condizioni ambientali interne, come temperatura, umidità e qualità dell'aria, per garantire comfort e benessere alle persone od ottimizzare le condizioni per specifiche attività. Include riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e purificazione dell'aria.
Qual è la differenza tra raffreddamento e aria condizionata industriale?
Il raffreddamento industriale mira esclusivamente a sottrarre calore dagli ambienti per abbassare la temperatura, utilizzando sistemi come refrigeratori o pompe di calore. L’aria condizionata industriale, invece, offre un controllo più avanzato: raffredda, ma regola anche altri parametri fondamentali come umidità, movimento e filtrazione dell’aria. In sintesi, l’aria condizionata garantisce un clima interno più stabile e salubre, fondamentale per processi produttivi sensibili, conservazione delle merci e benessere degli operatori.
Quali tecnologie sono più efficienti per riscaldamento e raffreddamento industriale?
Le soluzioni più efficienti oggi sono i sistemi ibridi che uniscono pompe di calore a gas e pompe di calore elettriche, come la gamma Robur Hybrid: queste tecnologie permettono di scegliere in ogni momento il vettore energetico più conveniente (gas o elettricità, anche da rinnovabili) e offrono alti valori di COP e GUE. Anche i sistemi elettrici ad alta efficienza, come e-NextPro integrato con fotovoltaico, rappresentano una soluzione d’avanguardia per l’abbattimento dei costi energetici e il raggiungimento dei più elevati standard di sostenibilità ambientale.
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