Riqualificazione energetica ed urbana di un quartiere residenziale
Quartiere Il Nido
Esigenze
Una riqualificazione profonda, di natura integrata, grazie alle misure di incentivazione nazionale che hanno coperto la gestione di 8 strutture dei 17 condomini degli anni ’60, situati nell’area industriale di Zingonia, ciascuno con 16 appartamenti su 4 piani, oltre al piano terra adibito ai box. Necessità di ottenere la massima efficienza per ACS e riscaldamento ed avere un sistema centralizzato che potesse comunque essere gestito singolarmente, in caso di morosità di qualche condomino.
La soluzione Robur
Per ogni edificio, 2 pompe di calore ad assorbimento modulante a condensazione a metano più energia rinnovabile aerotermica Robur GAHP-A (A7W35) preassemblate su un unico basamento, funzionanti in batteria, in modo che entrambe forniscano energia termica per il riscaldamento dei 16 alloggi di ciascun edificio, mentre una di queste può essere opportunamente deviata per caricare termicamente il serbatoio di accumulo dell’ACS.
La parola ai protagonisti
Oggi, con l’esperienza acquisita, abbiamo il know-how tecnologico per poter affermare che quanto fatto nel quartiere di Zingonia sia replicabile con analogo successo in molte altre realtà di edifici residenziali condominiali, siano essi con impianti autonomi che centralizzati.
Arch. Simonetti - amministratore di Concreta Srl, coordinatore del progetto
Vantaggi
- Passaggio da classe energetica G ad A3.
- Riduzione dei consumi gas: 250.825,99 m3/anno.
- Riduzione delle emissioni di CO2: 7.911,88 ton/anno.
- Risparmio in bolletta per ciascun inquilino di circa 800 euro/anno.
- Maggior comfort interno agli appartamenti.
- Gestione diretta di eventuali insolvenze.
I vantaggi fanno riferimento alle misure integrate di efficientamento energetico sviluppate su 8 edifici.
Tecnologie a confronto
La progettazione ha considerato 2 diverse soluzioni tecnologiche: la prima costituita da pompe di calore aerotermiche alimentate elettricamente (EDHP), la seconda composta da pompe di calore aerotermiche ad assorbimento alimentate a gas (TDHP).
Elementi che hanno portato a scegliere la soluzione di Robur:
- la temperatura di mandata dell’acqua calda fino a 70 °C, adeguata sia per la produzione centralizzata di ACS, sia per il riscaldamento degli alloggi (nei quali il sistema di emissione non è stato modificato), senza integrazioni termiche per la gestione dei cicli anti-legionella;
- i condomini non disponevano di una adeguata fornitura di energia elettrica per l’alimentazione di pompe di calore elettriche: sarebbe stato necessario un aumento della capacità elettrica della zona di oltre 500 kW di potenza elettrica in bassa tensione, oppure la realizzazione di cabina elettrica dedicata alla trasformazione della tensione da media a bassa;
- l’utilizzo di fluido refrigerante naturale (ammoniaca);
- l’assenza di necessità di una manutenzione specializzata per la gestione dei refrigeranti F-Gas (patentino F-gas e denuncia dell’impianto);
- l’utilizzo del combustibile gassoso già presente nel sito di installazione.